Separazione e divorzio: cosa cambia dal 28 febbraio 2023

A partire dal 28 febbraio 2023, secondo quanto stabilito dalla riforma dell’ex Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ci sarà la possibilità di proporre, con un unico atto, davanti al medesimo giudice, la domanda di separazione giudiziale e di divorzio contenzioso, senza, quindi, dover più attendere il periodo di 12 mesi che, ai sensi della L n. 898/1970, doveva intercorrere tra la comparizione dei coniugi innanzi al Presidente del tribunale nella procedura di separazione e la domanda di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio.

In alternativa, sarà possibile riunire il procedimento di separazione e quello di divorzio in un secondo momento: in questo caso il divorzio potrà essere domandato a seguito del passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e a cessazione ininterrotta della convivenza.

La competenza del territorio sarà quella del tribunale di residenza del minore e, in mancanza di figli minori, quella del convenuto.

Oltre alla dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni, le parti dovranno depositare anche documenti che attestino la proprietà di beni immobili e di beni mobili registrati, di quote societarie, nonchè gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari degli ultimi tre anni.

La riforma prevede anche l’obbligo di deposito di un “piano genitoriale”, ossia di un documento che descriva gli impegni scolastici ed extrascolastici dei figli, le vacanze e ogni altra attività quotidiana che impegni i minori, come, ad esempio, le frequentazioni dei parenti.

Il genitore che non rispetta il piano genitoriale precedentemente accettato rischia di subire una sanzione dal Giudice.

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